Questa storia è scritta sulla pietra dell'edicola presente sul lato Nord del Santuario:
Un giorno, circa nel 1500, una Pastorella di nome Andreana, pascolando il gregge li all'intorno sentì una voce che veniva da un edicola dedicata alla Vergine Santissima Madre di Dio Maria, la Quale suggeriva alla Giovinetta di dire a quei di Mongiovino che voleva da essi in quel Luogo una particolare venerazione.
Va, o Andreana e di agli uomini di Mongiovino che mi levino queste macchie attorno e nettino il Luogo e vi facciano una piazza
La Fanciulla riferì al Parroco, ma non fu creduta.
Un giorno, recatasi ad attingere l'acqua ascoltò ancora la Vergine che gli diceva di presentarsi ai suoi compaesani con il vaso (la mammola) pieno d'acqua con l'apertura al di sotto e la rimandò a quei di Mongiovino.
A questo punto gli uomini di Mongiovino le credettero ed ivi edificarono prima una chiesa e poi il Santuario.
Tutto intorno a quell'edicola, oggi incorporata nella struttura, ora sorge il Santuario di Mongiovino al cui interno ancora si conservano, in una piccola bara, le sposglie terrene di Andreana.
Il progetto originale del Santuario (1513) è attribuito al Bramante anche se, causa sua morte avvenuta nel 1514, vide sicuramente poco di quanto aveva progettato se non le fondazioni.
Il Bramante dette al Santuario una forma esterna sostanzialmente quadrata ed una pianta interna con forma a croce greca.
La realizzazione del Santuario fu seguita dall'Arch. Mastro Rocco da Vicenza che arrivò fino al 1525.
La Cupola fu realizzata appena dopo la partenza di Mastro Rocco da Vicenza e completata nel 1528 ... poi servirono quasi duecento anni praticamente fino al 1709.
Le porte in pietra serena sono del 1532-38 ed attribuite a Mastro Bernardino da Siena uno dei maggiori intagliatori dell'epoca.
Queste due porte di ingresso sono tra loro esattamente contrapposte nella direzione est - ovest.
Questa disposizione è una peculiarità del Santuario di Mongiovino
Il Santuario è letteralmente una immensa unica opera d'arte essendo praticamente totalmente affrescato in ogni angolo.
Si specifica che, anche nelle zone oggi ricoperte ad intonaco grezzo, sono presenti affreschi non ancora riportati alla luce per sola carenza di mezzi finanziari!
All'interno è suddiviso in sette ambienti
- il Santuario di Mongiovino
- la cappella della Madonna del Rosario
- la cappella della Madonna
- la cappella della Deposizione
- la cappella della Resurrezione
- la cappella della Ascensione
- il ciclo di affreschi con la storia del Santuario
Gli affreschi sono stati eseguiti da vari maestri tra cui citiamo Johannes Wraghe (1567), Niccolò Circignani detto il Pomarancio (1569-70), Giovan Battista Lombardelli (1587), Hendrick Van den Broeck noto come Arrigo il Fiammingo (1585/6) ed Orazio di Domenico di Paride Alfani (1552).
Le nicchie sono invece del Salvio Savini (1590).
La cupola centrale fu affrescata da Marco Battaini nel 1709.
Complessivamente abbiamo contato oltre 25 grandi affreschi e 24 formelle ex voto 5 cupole!.
Infine, anche se non è un affresco, citiamo l'altare maggiore che fu scolpito da Francesco d'Alesssandro da Fiesole.
Il Santuario fu consacrato il 30 Settembre 1646 dal Vescovo di Città della Pieve Monsignor Reginaldo Lucarini.
Il Santuario è visitabile fuori dall'orario delle SS. Messe.
Per maggiori informazioni si può contattare il Parroco od il veramente accogliente e preparato Comitato locale al 075833351.
Si segnala una ottima guida scritta da Leo Francesco Lorenzini:
"Mongiovino - Panicale - Paciano - Città della Pieve"
edita dalle edizioni Era Nuova.
La guida è veramente esauriente sugli argomenti trattati ... e da noi ampiamente utilizzata.
Per giungere al Santuario di Mongiovino si segue la statale n.220 "Pievaiola" fino all'abitato di Tavernelle e da qui si seguono le facili indicazioni locali.
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